Nel suo One Man Show
Nel suo repertorio
In 100 minuti
Arturo è l’uomo dai mille volti. Entra in scena i giacca, cravatta, ombrello e bombetta come omaggio a Magritte ed al suo surrealismo. Ogni maschera che indossa non solo corrisponde ad un nuovo costume, ma anche ad un nuovo personaggio con le sue caratteristiche e la sua personalità.
Arturo subito ci da una dimostrazione delle sue abilità nel trasformismo, cambiando radicalmente costume e personaggio in Ranger Canadese, Ape impazzita, fiore surrealista e mago giapponese.
Arturo inizia un viaggio della fantasia dove tutti i sogni diventano realtà, un esilarante viaggio intorno al mondo fatto di trasformazioni: entra ed esce da un baule di vestiti come un caleidoscopio, dando vita a personaggi diversi.
E’ un numero visivo in cui Arturo incanta il pubblico grazie alla sua straordinaria bravura e velocità nei cambi di costume. Passando da un normale abito in giacca, cravatta e cappotto per diventare napoletano Pazzariello, francesina, cosacco, cinese blu, cinese in rosso, torero, vamp americana, lady carioca brasiliana, indiano apache, messicano, maraja persiano, africano fino a finire vestito nuovamente con una normale giacca e pantaloni neri.
Alle spalle di Arturo il video trasmette un grande mappamondo che gira e accompagna inquesto viaggio intorno al mondo.
Arturo continua il suo viaggio, questa volta attraverso le epoche storiche ed i grandi maghi che sono diventati leggenda. Con una rapidità impressionante si trasforma, ora in Mandrake, ora nel grande Houdini, per poi diventare prestigiatore cinese, stregone dello Shogun, fachiro, Madame Palladino, Mago Merlino e Gesù.
Arturo continua la sua “storia”, raccontando che a volte, quando era solo nel solaio del nonno, si divertiva a fare le ombre cinesi con la luce della luna. Si abbassano le luci e sulle note di Philipp Glass Arturo “scolpisce la luce” . Ombre cinesi. E grazie alle sue abili mani porta il pubblico in un viaggio fantastico tra gli animali della foresta.
Arturo dialoga qualche istante con il pubblico raccontando che tutta la sua vita “artistica” cominciò nel solaio di casa, dove passava pomeriggi interi a giocare con il cappello del nonno. Arturo, con il solo uso di questo magico cappello, mima 25 personaggi diversi: dal Cosacco a Guglielmo Tell, da Rossella O’hara al Pompiere, dal Samurai al grande Napoleone Bonaparte. E’ un numero parlato di assoluta genialità nella sua apparente semplicità.
Arturo ricorda suo nonno musicista, che suonava tutti gli strumenti della banda di paese. Arturo appare in scena impugnando un violino ed intonando le note della Rapsodia Ungherese di Liszt. Tutto ad un tratto da dietro fa capolino una “terza mano” ribelle, che Arturo non riesce a controllare e che cerca in ogni modo di impedirgli di suonare la sua melodia.
Arturo continua il suo viaggio nella musica e recount di come l’opera di tutti i grandi compositori del passato sia stata contaminata da una melodia parassita: ma che bel castello, marcondirondirondello. Questo “zanzarino musicale” si nasconde tra gli spartiti e si manifesta improvvisamente ed alla loro insaputa. Arturo interpreta Beethoven, Chopin, Mozart, Rossini, Verdi e Offenbach, esibendosi nella loro interpretazione del tormentone.
Dopo un brevissimo video, Arturo torna in scena con una tuta da operaio e con un secchio in mano ricordando di quando era un giovane attrezzista di palco.
Esce e rientra in scena in un secondo ed è in frac nero, una nevicata e Arturo si trasforma per l’ultima volta in frac bianco sotto gli occhi della gente mentre dal cielo inizia una grande nevicata bianca
Lo spettacolo potrà essere rappresentato in un teatro o palazzo congressi o sala convegni, purché si riesca a creare una situazione “teatrale” con palco, scatola nera, fondale, sipario e ring o graticcia. Il tutto è quindi subordinato ad una verifica tecnica e/o sopralluogo.
È importante per Arte Brachetti avere delle informazioni circa la location: come è fatto il luogo, dov’è, gli spazi che ci sono, dimensioni e altezze.
Il palco dovrà essere disponibile a partire dal giorno prima dello show, per le prove e per l’allestimento.
Il Service per luci, fonica, video e palco è escluso dalla ns. fornitura.
La Compagnia Brachetti è formata da 6-7 persone compreso Arturo.
Saranno necessari almeno 2 camerini chiusi posizionati vicino al palcoscenico e con accesso diretto dal palco. Preferibilmente il camerino principale dovrebbe essere posizionato esattamente attaccato al retropalco.
Le luci sono un elemento fondamentale per la riuscita dello spettacolo.
Regia luci adeguata che dovrà essere programmata ed impostati durante le prove del giorno prima o del pomeriggio stesso dell’evento.
IMPORTANTE: Per le prove luci servono almeno 3 ore per programmare e memorizzare circa 40/50 scene diverse. E’ quindi indispensabile che il tecnico luci sia uno molto molto bravo e che conosca bene l’attrezzatura che usa.
È comunque necessario e indispensabile che il personale sia di comprovata capacità tecnica e con una buona esperienza teatrale. Questo requisito è assolutamente importante per la riuscita dello spettacolo, è quindi necessario valutare con attenzione questo aspetto.
Arturo possiede già un radiomicrofono piccolo a “fiammifero” tipo Sennheiser DPA6041 color pelle, molle da attaccare vicino all’orecchio con il cerotto, Il serveice deve fornire un trasmettitore con attacco Shure piccolo o grande. Noi abbiamo le riduzioni.
Fornire Microfoni vari di scorta sia a gelato che a spilla da attaccare alla camicia.